Tenuta Magrini

[Al final: versión en español]

Maura e suo marito Massimiliano hanno aperto una strada verso la
vinificazione naturale. Lei è natta a Napoli; lui a Rimini. Ambedue hanno
un’altro lavoro a Milano, ma hanno voluto imprendere una nuova attività con
la quale poter essere felici insieme ai loro figli e alla natura. Per realizzare
questo sogno hanno scelto un posto magico a Grazzano Badoglio. La coppia si
completa molto bene. A lui piace lavorare in vigna con il trattore, lei invece è
appassionata del lavoro in cantina e della produzione vinicola.
A Grazzano ci sono otto produttori di vino. La Tenuta Magrini si differenzia
dalle altre per essere gestita da una donna, avere il vigneto certificato come
biologico e per produrre un vino “naturale”, senza additivi. Si tratta di un
progetto che punta ad una nicchia di mercato. Secondo la sua proprietaria,
Maura Satta Flores, “il mio obiettivo non è quello di crescere eccessivamente.
Intendo piuttosto mantenere bassi margini di produzione, massimo 10.000
bottiglie, ma sviluppare uno schema di lavoro secondo i criteri di sostenibilità e
attenzione all’ambiente”.

Maura Satta Flores, presidente della Tenuta Magrini ci racconta la storia
Durante il Covid con mio marito abbiamo visto la necessità di fare un
cambiamento urgente e cercare di vivere in campagna. Abbiamo trovato
questa casa sulla collina di Grazzano, era abbandonata. L’abbiamo acquistata
insieme a un ettaro di vigne ventennali di Barbera, che non venivano lavorate.
Pensavamo che la priorità fosse l’urgenza ambientale. Abbiamo studiato i
prodotti convenzionali e i protocolli per la produzione biologica e abbiamo
cercato di eseguirli al massimo, secondo le nostre possibilità. Nel 2021 abbiamo
spostato tutta la produzione nella categoria “biologica”. Nel 2022 abbiamo
fondato l’azienda vitivinicola e realizzato la prima vendemmia. L’anno scorso
abbiamo acquistato nuovi terreni e piantato quasi un ettaro di Nebiolo.
L’abbiamo scelto perché è resistente alla flavescenza, che è una malattia delle
piante. Personalmente ho deciso di vinificare il vino rosato. Per me il vino
rosato è un vino molto versatile perché si lo può bere tanto in inverno come in
state. Molti sono rimasti sorpresi dalla mia decisione, perché nel Monferrato
queste uve vengono utilizzate per vini di alta qualità. Allora ho pensato che
potrei produrre il miglior vino rosato del mondo. In effetti, è un favoloso vino
rosato gastronomico e noi siamo gli unici a produrlo. Non essendo originari del
mondo del vino, ci sentiamo liberi di sviluppare questi tipi di vino che non sono
i classici della regione. Abbiamo rappresentato graficamente questo punto di
vista diversificato nel nostro logo. La nostra immagine è un bicchiere di vino
visto dall’alto, non di profilo come si usa di solito. È proprio l’effetto che
cerchiamo. Cambiare il punto di vista classico e innovare.
Questo vino lo vendiamo principalmente a enoteche e ristoranti di Milano.
Per quanto mi riguarda, io ho raggiunto ottimi rapporti con i produttori di vino
di Grazzano e Moncalvo. È ovvio che mi considerano un po’ strana, anche
perché sono una donna produttrice, che non ha tradizione né storia nel mondo
del vino e per assumere la gestione di questa azienda.
Stiamo realizzando questo progetto prendendoci il tempo necessario per
compiere ogni passo. Un anno ho seguito il corso di viticoltura, quest’anno il
corso di vignaiolo per approfondire le caratteristiche e la conoscenza di tutti i
vini. Attualmente produciamo solo 3000 bottiglie di vino, che vendiamo molto
facilmente. Stiamo lavorando con una tecnica appropriata per il vino biologico.
Per questo motivo stiamo procedendo passo dopo passo. Oggi siamo biologici
nella certificazione del vigneto e naturali nella produzione del vino in cantina.

Per avere la certificazione di produzione biologica, sono state effettuate analisi
del vino, analisi del suolo e degustazioni di vini.
Il luogo in cui ci troviamo è molto vantaggioso. È un microclima. E con la
certificazione del vino, siamo nel periodo di processo fino al completamento di
tutti i passaggi. Abbiamo già l’etichetta di VinNatur, un’entità che riunisce i vini
naturali. Siamo ora sulla buona strada per la certificazione del vino biologico.
Poiché abbiamo iniziato con quella certificazione nel 2023, fino al 2026 non
possiamo etichettare come vino biologico ma stiamo seguendo il protocollo in
quella direzione.
Inoltre, le nostre bottiglie sono volutamente più leggere per essere più
sostenibili e minimizzare l’impatto della produzione, del consumo di materiali e
del trasporto.
Vendiamo a Milano, Roma e in altre località. Per ora la nostra produzione è
bassa e si vende rapidamente. Si tratta di un mercato di nicchia per il vino
naturale.

I nostri vini

Giglio Rosa

GIGLIO ROSA

Vino Rosè, 100% Barbera di uve di vigne ventennali, prima vendemmia 2022.
Vendemmia a mano, fermentazione alcolica con lieviti indigeni, in acciaio,
nessuna chiarifica o filtraggio, solforosa inferiore 25 mgL. Filosofia artigianale.
Da servire fresco. Molto versatile, ideale per aperitivo o per accompagnare
primi e secondi di carne o pesce cucinati in maniera leggera.

Tonalità tra il rosa chiaretto e il rubino scarico. Il profilo olfattivo,
intenso e variegato, è delineato inizialmente da ibisco, rosa canina,
marasca, caramella al lampone, mandarino giapponese e succo di
melagrana; affiorano quindi tracce piccanti di pepe rosa e paprika miste
a suggestioni di erbe aromatiche e macchia mediterranea come timo,
cappero e ginepro. A chiudere la parata una nota dolce di confetto alla
mandorla. Bocca sapida e golosa, subito avvincente. La profusione di
alcol non influisce sulla fruibilità e sul dinamismo del sorso grazie a una
vistosa freschezza agrumata che resta tesa e vitale per tutta la
progressione gustativa. Nel finale una scia salina si intreccia a ricordi di
fiori e frutti rossi.

Salvatore Marsillo

Millecolli

MILLECOLLI
100% Barbera d’Asti DOCG, uve di vigne ventennali, prima vendemmia 2022.
Vendemmia a mano, fermentazione alcolica con lieviti indigeni in acciaio,
nessuna chiarifica o filtraggio, solforosa inferiore 25 mgL. Filosofia artigianale.
Barbera riconoscibile, ideale con formaggi semiduri, salumi, zuppe, carni
bianche e rosse.

Incisivo colore rubino cupo, molto pigmentato e consistente, sfumato di
amaranto ai bordi. L’incipit olfattivo è caratterizzato da una miscellanea
di prugne mature, visciole, ribes nero e more di rovo con rose selvatiche
e viole sullo sfondo. Si intercettano quindi note vanigliate, umori del
sottobosco, sandalo e mandorla dolce ad arricchire ulteriormente il
bagaglio aromatico. L’assaggio appare succoso, polputo e saporito,
rivelando buone proporzioni e immediato appeal; al contempo tannini
smussati e una freschezza tutta fruttata garantiscono l’equilibrio
dell’insieme e sprint gustativo. Tenaci richiami all’olfatto scandiscono la
persistenza e invogliano a nuovi sorsi.

Salvatore Marsillo

Madonna dei Monti

MADONNA DEI MONTI
100% Barbera d’Asti Superiore DOCG, prima vendemmia 2022, fermentazione alcolica
con lieviti indigeni, 18 mesi in barrique, nessuna chiarifica o filtraggio. Solforosa
inferiore 25 mgL. Filosofia artigianale.
Barbera superiore strutturata, ideale da contemplazione o in paring con formaggi
stagionati, cibi piacevolmente elaborati.


Finca Magrini

Maura y su marido Massimiliano han abierto un camino hacia la vinificación
natural. Ella nació en Nápoles, él en Rímini. Ambos tienen otros trabajos en
Milán pero han querido emprender una actividad nueva en donde sentirse
felices con sus hijos y con la naturaleza. Para cumplir este sueño eligieron un
punto mágico de Grazzano Badoglio. El matrimonio se complementa muy bien.
A él le gusta trabajar en la viña con el tractor, a ella le apasiona la bodega y la
producción del vino.
En Grazzano hay ocho productores de vino. La Tenuta Magrini se diferencia de
las otras en que está dirigida por una mujer, tiene la viña certificada como
biológica y produce un vino “natural”, sin aditivos. Es un proyecto que apunta a
un nicho de mercado. Según su propietaria, Maura Satta Flores, “no es mi
objetivo crecer de un modo desmesurado. Más bien, pretendo mantenerme en
márgenes de poca producción, máximo 10.000 botellas, pero desarrollar un
esquema de trabajo según los criterios de sostenibilidad y cuidado del
ambiente.”

Maura Satta Flores, presidente de la bodega Tenuta Magrini cuenta la historia

Durante el Covid mi marido y yo vimos la necesidad de hacer un cambio
urgente y tratar de vivir en la campiña. Encontramos esta casa en la colina de
Grazzano, estaba abandonada. La compramos junto con una hectárea de viñas
Barbera, que tendrían alrededor de veinte años. No la estaban trabajando.
Nosotros pensamos que la prioridad era la urgencia ambiental. Estudiamos los
productos convencionales y los protocolos para la producción orgánica y
tratamos de ejecutarlos al máximo, según nuestras posibilidades. En 2021
pasamos toda la producción a categoría “biológica”. En el 2022 fundamos la
explotación vitivinícola y realizamos la primera vendimia. El año pasado
incorporamos nuevos terrenos y plantamos casi una hectárea de Nebiolo. Lo
elegimos porque es resistente a la flavescencia, que es una enfermedad de las
plantas. Yo personalmente he decidido vinificar el vino rosado. Para mí el vino
rosado es un vino muy versátil porque se puede beber tanto en invierno como
en verano. Muchos se sorprendieron de mi decisión, ya que en el Monferrato
estas uvas se utilizan para vinos de gran calidad. Entonces pensé que podría
producir el mejor vino rosado del mundo. En efecto, es un vino rosado

gastronómico fabuloso y que somos los únicos que lo producimos. Como no
venimos del mundo del vino nos sentimos con toda la libertad para desarrollar
estos tipos de vino que no son los clásicos de la región. Este punto de vista
diverso lo hemos graficado en nuestro logo. Nuestra imagen es una copa de
vino vista desde lo alto, no de perfil como suele usarse. Es justamente el efecto
que buscamos. Cambiar el punto de vista clásico e innovar.
Este vino lo vendemos principalmente a enotecas y restaurantes de Milano.
Hemos logrado excelentes vínculos con los productores de vino de Grazzano y
Moncalvo. Es obvio que me consideren un poco extraña, en parte, por ser una
productora mujer, que no tiene tradición ni historia en el mundo del vino y por
dirigir esta empresa.

Estamos haciendo este proyecto tomando el tiempo necesario para dar cada
paso. Un año hice el curso de vitivinicultura, este año el curso de enóloga para
profundizar sobre las características y el conocimiento de todos los vinos.
Producimos al momento sólo 3000 botellas de vino, que vendemos con mucha
facilidad. Estamos trabajando con una técnica apropiada para el vino biológico.
Por esa razón vamos paso a paso.  Hoy somos biológicos en la certificación de
la viña y naturales en la producción del vino en cantina. Para poder contar con
la certificación de producción biológica han venido a hacer análisis del vino,
análisis del suelo y degustaciones de vinos.
El lugar donde estamos es muy benéfico. Es un microclima. Y con la
certificación del vino estamos en el período de proceso hasta cumplimentar
todos los pasos. Ya contamos con la etiqueta de VinNatur, entidad que nuclea a
los vinos naturales. Ahora estamos encaminados a la certificación del vino
biológico. Como comenzamos con esa certificación en 2023, hasta el 2026 no
podemos etiquetar como vino biológico pero estamos siguiendo el protocolo
en esa dirección.
Nuestras botellas son expresamente más liviana para ser más sostenibles y
minimizar el impacto de la producción, consumo de materiales y transporte.
Vendemos a Milano, a Roma y algunos otros puntos. Por ahora nuestra
producción es baja y se vende rápidamente. Es un nicho de mercado de vino
natural.

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