Un nuovo successo artistico a Grazzano Badoglio
“Parole spedite, parole ricevute”

Tre giornate in cui le lettere, la musica e la gastronomia andarono incontro agli abitanti di una bellissima porzione del Monferrato.
Da venerdì 28 a domenica 31 giugno, artisti e pubblico hanno stabilito una magica comunicazione in un’atmosfera conviviale d’eccellenza.
Marco Pagani, directtore artistico di questo spettacolo, ha spiegato al nostro blog che questa è la quarta edizione consecutiva che viene presentata a Grazzano Badoglio. Il progetto artistico era stato proposto in altri comuni ma fu a Grazzano che il Sindaco Mauro Rodini ne approvò l’esecuzione. I tre giorni sono stati accompagnati da bel tempo, ciò che ha permesso di godere di spazi aperti, come il sagrato della parrocchia dei Santi Vittore e Corona, punto strategico da dove si possono apprezzare le migliore viste sulle colline. Il pubblico ha potuto visitare anche l’interiore della chiesa dove riposano le spoglie di Aleramo; il chiostro dove è stata esposta una mostra di Pop Cards; e ha potuto assistere alla recitazione di testi letterari nel Teatro del Circolo Combattenti.
La prima attività è stata incentrata su una persona molto amata, Coqui Ponzoni, che è stato intervistato da Marco Pagani. Gli argomenti girarono attorno al contenuto del su libro, recentemente pubblicato, in cui descrive parte della sua vita professionale come artista comico, maestro d’un umorismo politico spesso carico di ironia. “La versione di Cochi” (titolo dell’opera editata da Baldini+Castoldi) parte della sua infanzia, con i suoi compagni di gioco, alcuni dei quali poi si sono distinti, come lui, nell’arte, nel cinema, nella letteratura e nel teatro. Coqui parlò dei suoi sessant’anni di teatro, cabaret, cinema e televisione. Secondo affermò nell’intervista, “la televisione di allora ci ha fatto entrare nella vita di trenta milioni di persone, cosa che oggi sarebbe impossibile da realizzare”.

Una volta finita d’intervista, c’è stato uno spazio per degustare i rinomati vini delle cantine di Grazzano Badoglio. Momento opportuno per vedere la mostra di cartoncine-collage Pop Cards, realizzate con scritte e ritagli di giornali utilizzando tecniche con tempera e pigmenti. Un modo di dire, di fare viaggiare le parole attraverso testi e immagini. L’autrice è Silvia Sperandio, giornalista che ha cercado il modo di esprimersi da un’altra piattaforma dove la creatività e il mondo simbolico giocano un ruolo importante.

Il primo giorno si è chiuso con l’attività “Lettere Scottanti, deliranti, esilaranti”. I testi sono stati interpretati da Jenny De Cesarei, Giuliana Atepi e Mattia Bressan. Il pubblico doveva ascoltare i testi e indicare chi li aveva emessi e a chi. Questo quiz è stato condotto da Stefania Rosso con l’accompagnamento musicale di Lucia Sacerdoni e Matteo Castellan in violoncello e fisarmonica.
Sabato nel tardo pomeriggio l’appuntamento continuò a svolgersi nel sagrato della chiesa con uno spettacolo musicale di alta qualità offerto dalla cantante Annamaria Musajo insieme al Trio Paris l’Esprit, integrato da Pierluigi Ferrari alla chitarra, Alberto Guareschi al contrabbasso e Marcello Noia al clarinetto. I tre hanno mostrato grande virtuosismo e si sono amalgamati perfettamente con la voce di Annamaria Musajo. Il pubblico è stato deliziato con questa “Carrellata di grandi successi francesi”.




Poi il pubblico si è spostato al Circolo Combattenti dove è stata drammatizzata la corrispondenza d’amore tra Albert Camus e María Casares. Le oltre 700 lettere che si sono scambiati negli anni della loro relazione è stata la materia prima per la selezione dei testi letti meravigliosamente dall’attrice Elda Olivieri e Oliviero Corbetta, con la squisita partecipazione del Maestro Milos Raparini che ha eseguito le musiche in vivo.

Domenica il grafologo Guglielmo Incerti Caselli ha interagito con il pubblico con un’attività che ha suscitato grande curiosità. Sempre seguendo il tema della parola e della scrittura, lo specialista ha mostrato le tipologie di scrittura dei personaggi famosi e la loro correlazione con la loro personalità. Di chi é questa lettera? È stato l’argomento di questa proposta.
Infine, a chiusura del festival si è fatto presente attraverso la sua opera uno dei più celebri maestri della lettera di tutti i tempi, il grande Dante Alighieri. Il testo scelto fu il Canto V dell’Inferno (di Paolo e Francesca), introdotto oportunamente da Rosaria Bonino. Marco Pagani recitò magistralmente i versi di Dante mentre Esther Fluckiger, pianista e compositrice svizzera di fama internazionale residente a Ottiglio, è riuscita a catturare la drammaticità della poesia con la sua musica dal vivo, composta da lei appositamente per quei testi.


In una sala gremita, il pubblico ha seguito con attenzione ed emozione la densità del messaggio. È stata una chiusura fantastica. E bisogna mettere in risalto la vocazione, il talento e la dedizione di ciascun artista.

Monferrato ad Alta Voce è un gioiello, una proposta culturale necessaria quanto il cibo di tutti i giorni. E non possiamo non menzionare che, come non poteva essere altrimenti, vista la gastronomia d’eccellenza che identifica tutta l’Italia, tutti i presenti sono stati invitati ad assaggiare un risotto medievale con l’incorporazione di varie erbe e prodotti, addirittura i segreti che lo chef Stefano Zanardi ha messo in gioco per realizzare quella sinfonia di sapori. Il Risotto dell’Inferno è stato completato dalla Torta del Paradiso, anch’essa d’eccellenza.



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Monferrato ad Alta Voce
Un Nuevo acierto artístico en Grazzano Badoglio
Parole spedite, parole ricevute – Palabras enviadas, palabras recibidas
Tres jornadas donde las letras, la música y la gastronomía salieron al encuentro de los pobladores de una hermosa porción del Monferrato.
Del Viernes 28 al domingo 31 de junio artistas y público establecieron una mágica comunicación en una atmósfera convivial de excelencia.
Marco Pagani, director artístico de este espectáculo, explicó a nuestro blog que es la cuarta edición consecutiva que se presenta en Grazzano Badoglio. El proyecto artístico se había propuesto en otros municipios pero fue en Grazzano donde el intendente Mauro Rodini lo aprobó para su ejecución. Los tres días fueron acompañados de buen tiempo, lo que permitió gozar de espacios abiertos, como la plaza de la parroquia Santos Vittore e Corona, un punto estratégico desde donde se pueden disfrutar las mejores vistas de las colinas. También el público pudo visitar el interior de la iglesia donde descansan los restos de Aleramo, y el claustro donde se expuso una muestra de Pop Cards, así como también dejarse emocionar por la lectura de textos literiarios recitados en el Teatro del Círculo de Combatientes.
La primera actividad estuvo centrada en una personalidad muy querida, Coqui Ponzoni, quien fue entrevistado por Marco Pagani. Los temas giraron sobre el contenido de su libro recientemente lanzado donde describe parte de su vida profesional como artista cómico, maestro de un humor político muchas veces cargado de ironía. “La versione di Cochi” así se titula la obra editada por Baldini + Castoldi, parte de su infancia, sus compañeros de juego, algunos de los cuales se destacaron más tarde, como él, en el arte, el cine, la literatura y el teatro. Habló de los sesenta años de teatro, cabaret, cine y televisión. Según afirmó en la entrevista “la televisión en ese tiempo nos hizo ingresar a la vida de treinta millones de personas, algo que hoy ya es imposible de lograr”.
Finalizada la entrevista hubo un espacio para degustación de los reconocidos vinos de las bodegas de Grazzano Badoglio. Momento oportuno para ver la muestra de cartulinas-collage realizadas con escritos y recortes de periódicos utilizando técnicas con tempera y pigmentos. Un modo de decir, de hacer viajar las palabras a través de textos e imágines. La autora es Silvia Sperandio, periodista que ha buscado el modo de expresarse desde otra plataforma en donde la creatividad y el mundo simbólico ocupan un rol importante.
Cerró la actividad de la primera jornada Lettere Scottanti, deliranti, esilaranti (Cartas ardientes, delirantes, hilarantes). Textos interpretados por Jenny De Cesarei, Giuliana Atepi y Mattia Bressan. El público debía escuchar los textos e indicar quién los emitía y a quién. Con la conducción de Stefania Rosso y el acompañamiento de los músicos Lucia Sacerdoni e Matteo Castellan en violoncello y fisarmonica.
El sábado al atardecer, la cita continuó desarrollándose en la plaza de la parroquia con un espectáculo musical de gran calidad ofrecido por Annamaria Musajo junto al Trío Paris l’Esprit, integrado por Pierluigi Ferrari en guitarra, Alberto Guareschi en contrabajo y Marcello Noia en clarinete. Los tres domostraron gran virtuosismo y se amalgamaron perfectamente con la voz de Annamaria Musajo. El público se deleitó con esta Carrellata di grandi successi francesi (Espectáculo de grandes éxitos franceses).
A continuación, los asistentes se trasladaron al Círculo de Combatientes en donde se teatralizó la correspondencia amorosa entre Albert Camus y María Casares. La proficua correspondencia de más de 700 cartas que se enviaron durante los años que duró su vínculo fue la materia prima para la selección de textos leídos maravillosamente por la actriz Elda Olivieri y Oliviero Corbetta con la exquisita participación del maestro Milos Raparini que ejecutó la música en vivo.
El domingo el grafólogo Guglielmo Incerti Caselli interactuó con el público con una actividad que despertó gran curiosidad. Siempre siguiendo la temática de la palabra y la escritura, el especialista mostró tipos de escritura de famosos y su correlación con su personalidad. Di chi é questa lettera? fue el tema de la propuesta.
Luego, como cierre del festival, se hizo presente a través de su obra, uno de los célebres maestros de las letras de todos los tiempos, al gran Dante Alighieri. El texto leído fue el Canto V del Infierno (di Paolo e Francesca). Con una oportuna introducción explicativa del contenido del Canto V a cargo de Rosaria Bonino, Marco Pagani recitó con maestría los versos del Dante mientras Esther Fluckiger, pianista y compositora suiza de fama internacional residente en Ottiglio, logró con su música en vivo, compuesta por ella para esos textos, el drama de la poesía.
A sala plena, el público siguió con atención y emoción la densidad del mensaje.
Fue un gran cierre. Y debe destacarse la vocación, el talento y la dedicación de cada artista.
Monferrato ad Alta Voce es una joya, una propuesta cultural tan necesaria como el alimento de cada día. Y no debemos dejar de mencionar que, como no podía ser de otra manera, dada la gastronomía de excelencia que identifica a toda Italia, todos los presentes fueron invitados a degustar un risotto medieval con la incorporación de diversas hierbas y productos, sumados a los secretos que el chef Stefano Zanardi puso en juego para lograr esa sinfonía de sabores. El Risotto del Infierno se complementó con la Torta del Paraíso, también de excelencia.